Turismo esperienziale: un nuovo concetto di vacanza
Viaggiare è un’attività che ha assunto nuovi connotati negli ultimi anni. Un tempo era concepito come un periodo di riposo, di interruzione e evasione dalla quotidianità, oggi invece il viaggiatore pensa alla suo viaggio come a un’importante occasione di ricercare, conoscere, scoprire, insomma di arricchirsi con nuove esperienze, ma quali esperienze?
È cresciuta la voglia di ampliare le proprie conoscenze, di approfondire la cultura e la tradizione del luogo e di immergersi a pieno nella vita degli abitanti. Il turista e viaggiatore di oggi non si limita più ad apprezzare solamente i luoghi rinomati, i comfort della vacanza o la semplice bellezza di una location. Cerca piuttosto un’esperienza che gli permetta di conoscere e vivere a pieno la tradizione di un paese.
Ciò si traduce nell’offerta da parte delle aziende del turismo di attività da proporre al loro ospite che siano diverse dalla concorrenza, ma soprattutto che sappiano trasmettere l’autenticità del territorio e delle sue tradizioni in maniera semplice e naturale, non artefatta.
Il Turismo Esperienziale rappresenta quindi per le aziende, una concreta possibilità di emergere nel mercato e di distinguersi dai competitor tramite le esperienze che offrono ai propri ospiti.
Ad esempio un piccolo agriturismo nel cuore della Sardegna, potrebbe creare un valore aggiunto per i propri ospiti offrendo loro la possibilità di partecipare ad una lezione di cucina di piatti della tradizione oppure l’opportunità di assistere o partecipare alla mungitura delle pecore. È importante per le aziende costruire la propria offerta intorno a ciò che i viaggiatori non si aspettano e non possono vivere da altre parti, ma solo e soltanto lì.
Il turismo esperienziale non punta su vacanze di lusso in costosi hotel, bensì su vacanze di qualità in strutture ricettive (agriturismi, ostelli, B&B) meno costose ma ricche di proposte per i turisti e attente alla valorizzazione del territorio e alle scelte sostenibili.
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